“Ad-Agio” è un gioco che nasce dall’idea di riflettere sulla difficile condizione in cui versano le professioni legate al mondo dell’arte. Si vuole fare un parallelismo tra l’andamento, che in musica non è altro che il movimento o il brano tra l’Andante e il Largo, ma anche sull’aggettivo che sta a significare “agire con ponderatezza e cautela”.
Lo spettatore salendo le prime scalinate d’ingresso si troverà di fronte a delle pedane in cartone. Mettendoci il piede sopra, si accorgerà che con la pressione il cartone funzionerà esattamente come un pulsante, emettendo un suono di pianoforte. Continuando a salire, si comporrà l’intera scala di ottava in crescendo, arrivando così alla fine della prima scalinata.
Il progetto Ad-agio è posizionato all’interno della struttura universitaria Isia si collocherà sopra alle scalinate tra piano terra e il primo piano, dove troveremo pannelli interattivi a pressione che simulano i tasti un pianoforte. Il visitatore man mano che sale si accorge di passare da una nota all’altra in crescendo lungo le ottave ed è più invogliato a salire. Con questa installazione si vuole fare un paragone tra l’andamento, che in musica non è altro che il movimento o il brano tra l’Andante e il Largo, ma anche sull’aggettivo che sta a significare “agire con ponderatezza e cautela”.
L’arte ha per sua natura un andamento e un agire dinamico nel tempo e nello spazio, libero da ogni preconcetto e limite, ma il suo flusso continuo viene interrotto allo scontrarsi della realtà statale e delle scelte politiche del proprio Paese che svaluta i propri patrimoni artistici. Quindi, il suono sarà emesso solo se si entra effettivamente a contatto con esso. L’installazione è composta da una pedana che alla pressione emette note musicale in scala, in ordine crescente. A sua volta la pedana è composta da pulsanti in cartone e alluminio con all’interno cavi collegati a un circuito stampato programmato per produrre suoni di diversa frequenza della scala musicale.
Studenti: Penelope Maurizio, Andrea B. Romita, Lucia Sannito, Stefania Santilli, Alla Mosichkina